giovedì 24 aprile 2014
En?gma - Foga
In virtù di un interesse difficilmente definibile (=non ne ho le forze) nei confronti di quel genere musicale convenzionalmente etichettato come "rap" e di un'attualissima personale rivalutazione della scena musicale italiana, ho ascoltato quello che pare essere un promettente rapper: En?gma. L'album in questione è "Foga". Sol questi due termini ("enigma" e "foga") suggeriscono quello che è il suo tratto inconfondibile e personalissimo: una predilezione per le acrobazie linguistiche. Echi mitici, citazioni filosofiche, prelievi di cultura pop e quant'altro.
D'altra parte, ciò che ad un primo impatto mi sembrava un album davvero buono, purtroppo si è realmente trasformato nel giorni seguenti. L'ho continuato ad ascoltare e riascoltare per vari giorni ma progressivamente molte canzoni hanno mostrato la loro verità: sono prive di un collante, un tema di fondo nonché di compattezza. Non tutte ovviamente, alcune come Flussi d'incoscienza (ma solo perché il titolo lo giustifica) o Mesopotamia si salvano, ma altrettante si dissolvono nell'aria. Questa intangibilità trova una spiegazione nelle sue parole pronunciate in un intervista a Flow su DeejayTV, dove parla di "instintività". Sono d'accordo: molte canzoni sono davvero flussi di parole con salti da un argomento all'altro, da un mondo all'altro, da una sponda all'altra, ma senza ponti abbastanza solidi. Come giudicare tutto questo? Personalmente ritengo che creare un disco basandosi sull'istinto di dover dire certe cose può avere un senso, ma il rischio, che qui è realtà, è di creare canzoni chewingum: più le ascolti più perdono sapore, proprio come torrenti che disperdono la propria forza d'irruenza in rivoli nella foresta. Il nome Foga è adeguato insomma.
Non voglio comunque limitarmi ad una pars destruens, come ci son questi elementi contenutistici negativi, è apprezzabile (e lo è incredibilmente dal sottoscritto) la componente formale: la nostra lingua è particolarmente adatta ai giochi linguistici (passaggio da un registro all'altro, utilizzo di parole perfette, giochi di prestigio) e questo En?gma non solo l'ha capito, ma lo concretizza anche. Spero che le sue prossime uscite siano più "ragionate" (al pari del precedente EP "Rebus") mantenendo inalterata questa agilità enciclopedica.
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