sabato 2 marzo 2013
Riflessioni musicali (16)
Stavo ascoltando l'album “Toto IV” dei Toto e ho avuto un flash, una citazione del “Galileo” di Bertolt Brecht:
« Sventurata la terra che non ha eroi!» [Andrea]
«[…] No. Sventurata la terra che ha bisogno di eroi.» [Galileo]
Ecco cos'erano, forse, i Toto: eroi. Non magari Superman, Sentry o Hulk, magari qualche eroe minore, di quelli che rimangono in sordina ma che, proprio per questo, a volte, sono tra i più eccitanti, qualcuno come Occhio di Falco, Luke Cage, eroi così, insomma, ma pur sempre eroi. Anche se nella memoria collettiva fondamentalmente è riuscita ad imprimersi con efficacia solamente “Africa”, hanno lasciato un segno. Forse è questo che non riescono a fare gli artisti moderni: lasciare un segno, essere eroi.
La mia è una generazione che ha ancora eroi, eroi per lo più legati all'infanzia, dagli Exogini e DragonBall, ma ora, in età adulta (giusto per capirci) questi non hanno più una valenza. Negli anni '80 invece esistevano molti eroi, se ne vedevano da tutte le parti, modelli, colonne, sostegni da quando nascevi a quando crescevi. E in tutto questo io posso dirmi fortunato, proprio perché qualcosa nel mio passato si è cristallizzato in forma eroica, ma le generazioni moderne? Come faranno senza eroi? Come faranno?
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